Piccola guida alla frutta e verdura di stagione. Come orientarsi e perché sceglierla

Consigli sulla scelta di frutta e verdura di stagione e ricetta finale della Pasta con le cime di Rapa (verdura che attraversa tutte le stagioni).

di Sabrina Barbante 

La primavera fa venire sempre tanta voglia di vita sana, di disintossicarci dalle tossine, dal buio, dall’inverno. È il momento ideale per nutrirci dei mille cibi colorati e dolci che la bella stagione inizia ad offrirci.

Ma è anche il momento ideale per imparare a conoscere quali sono le stagioni di maturazione della verdura e della frutta che più ci piace, dalla primavera all’inverno! 

Ma prima chiediamoci: perché dovremmo conoscere le stagioni di ogni prodotto e preferire di consumare i prodotti in base alla loro stagione?

Perché fa bene alla salute

carote, pomodori e altri prodotti della terra in un cesto

 Ebbene sì! Anche se ormai siamo abituati a trovare tutti i prodotti in tutte le stagioni dell’anno, anche se i supermercati e persino i fruttivendoli ci hanno “viziati” un po’ troppo, mangiare frutta è verdura nella loro stagione di maturazione naturale, non in serra, fa bene alla salute.

Perché i prodotti di stagione hanno meno diserbanti e quindi provocano meno allergie e ci fanno accumulare meno tossine e perché conservano meglio e più a lungo le vitamine.

Perché sono più buone
mani di un bambino che afferrano le fragole da un tavolo

Facci caso: una fragola a marzo non ha lo stesso sapore di una fragola a dicembre. La frutta e la verdura di stagione contengono gli zuccheri e le sostanze naturali che servono alla loro crescita e maturazione ed è per questo che il sapore della fragola è decisamente migliore quando “è il suo momento”.

(se sei ghiotto di fragole, leggi come coltivarle e scopri la ricetta per fare un’ottima crostata con le fragole)

 Perché fa bene all’ambiente
orto solidale anffas Sava

Quando decidiamo di comprare un frutto o una verdura seguendo la giusta stagione non facciamo solo una scelta legata al nostro gusto o a quello che vogliamo cucinare oggi. Facciamo anche una scelta per l’ambiente.

Se chiediamo tutti i giorni le fragole a dicembre, il mercato le deve produrre per noi, e quindi i produttori dovranno “forzare” la terra a dare ciò che per natura non potrebbe dare.
Aiutiamo i produttori a non mettere la terra sotto stress! Impariamo a chiedere quindi frutta e verdura di stagione!

Perché fa bene alle tasche

In natura, un frutto è tanto buono quanto il suo prezzo è basso! Sembra una contraddizione ma in realtà non lo è.

Torniamo alla nostra fragolina: se ne compriamo un chilo ad aprile ci costerà di meno, perché ce ne sono di più e perché farle maturare in primavera ha comportato l’uso di meno prodotti. Solo sole, terra e acqua.
Se la compriamo a dicembre costa di più (e non sa di niente) perché per farla maturare sono servite serre, concimi, camion per trasportarle dalle zone più calde ecc. 

Come ricordare tutte le stagioni di ogni frutto?

Partiamo con i prodotti che usiamo più spesso. Le soluzioni più semplici sono due:

   frutta e verdura di stagione

Hai notato che le rape sono praticamente dappertutto?

Infatti questa verdura diffusa soprattutto in Puglia, Campania e Lazio ha una particolare resistenza al freddo ed è in grado di farsi coltivare (e gustare) praticamente tutto l’anno.

Ecco perché in Puglia tutti amano le cime di rapa, anche i ragazzi e le ragazze di Anffas Onlus di Sava, che nel loro laboratorio di enogastronomia hanno appena imparato a cucinare un piatto prelibato di pasta con le cime di rapa, guidati dalla cuoca Tiziana Stranieri.

Ecco la ricetta delle orecchiette con le cime di rapa:

pasta con le cime di rapa

pasta con le cime di rapa

Per la pasta

300 grammi di farina bianca e 100 grammi di farina di semola
Oppure 400 grammi di semola rimacinata di grano duro
sale fino
100 gr di acqua tiepida

Metti su un piano la farina a forma di montagnetta con il cratere al centro, come se fosse un vulcano. Versa l’acqua e metti un pugno di sale e inizia ad impastare, prima piano poi con forza. Fino ad avere una “pallozza” liscia e soda.

Copri la pasta con un panno umido e fai riposare per 15-20 minuti.

Prendi un pezzo di pasta e lavorala trasformandola in un “serpente” che taglierai a piccoli tocchetti di circa un centimetro.
Con un coltello dovrai poi trascinare ogni tocchetto realizzando una piccola conchiglia che poi dovrai capovolgere e lasciar riposare sotto una spruzzata di farina.

Leggi perché preparare la pasta fatta in casa fa bene alla salute 

Per le rape

 

Mettere in una padella grande o in una pentola dal fondo ampio uno strato di olio extravergine di oliva e uno spicchio d’aglio. Far riscaldare l’olio e imbiondire l’aglio.

Dopo qualche minuto, inizia a far saltare in padella le cime di rapa (le parti più tenere e verdi) insieme alle foglioline medie sminuzzate.
Far cuocere “nella loro acqua” aggiungendo un po’ di acqua a parte di tanto in tanto. Aggiungi un pizzico di sale e, se gradito, di peperoncino.

Le foglie più grandi ovviamente non vanno affatto buttate ma lavate e messe a bollire nell’acqua di cottura della pasta, alcune intere, altre tagliate a pezzi piccoli piccoli. Quando l’acqua bolle e prima di calare la pasta, togli le foglie più grandi dalla pentola.

Quando l’acqua bolle, getta la pasta nell’acqua e lascia cuocere per tre minuti.
Scola la pasta e fai ultimare la cottura insieme alle cime di rapa nella padella.

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